Una cosa che si è fatta ancor più evidente in questo inizio anno è che la teoria da sola non è altro che un peso. Allo stesso modo però, è anche sempre più chiaro che la vita “vissuta a caso” è ancor più caotica e insoddisfacente.
Quel che sento forte quindi in questo momento storico è la spinta ad unire pratica e teoria.
Come vi racconto a volte nei messaggi qui sul gruppo e nel diario, sto sperimentando dal tardo autunno modi per collegare il corpo al ricordo delle geometrie, non solo per ricordarne il linguaggio, ma anche per sentirne la forma e l’energia nel fisico.
Alcune di queste pratiche riesco a condividerle solo di persona, altre invece possono essere sperimentate anche a distanza.
Stasera ad esempio nel faremo una via zoom, legata al Cerchio. In particolare richiameremo la memoria fisica della sua spinta di materializzazione, la sua capacità di emanare l’essenza, di creare magicamente.
La serata è aperta a tutti, ad offerta libera, volontaria (ovvero non obbligatoria) e consapevole. Sentiamoci per ogni info e per il link di accesso.