Ci sono tante cose che ci diciamo essere “impossibili”. Per un sacco di tempo per me è stato impossibile guidare in autostrada. Per una cara amica era impossibile dormire fuori casa, per un’altra cambiare lavoro.
Per moltissimi anni mi è stato impossibile raccontare dell’Enneagramma e delle geometrie sacre. Non che non lo desiderassi… anzi! Lo avrei voluto moltissimo, proprio come avrei voluto riuscire a guidare con sicurezza. Eppure niente, non c’era verso.
Poi, qualcosa è cambiato.
Ho fatto dei passaggi interiori? Ho acquisito sicurezza? Ho trovato aiuto intorno a me? Si, certo tutto questo nel tempo é avvenuto ed è stato importante. Tuttavia la mia impressione è più semplice: qualcosa è cambiato. Non è stato un graduale passaggio, al contrario. Un giorno ho “controllato” dentro di me e le cose erano diverse da come le ricordavo.
C’è stata la necessità di fare un viaggio lungo e mi sono chiesta: posso guidare io? La risposta era -semplicemente- si. Avevo paura, certo. Mi domandavo se non fosse solo una mia idea, se non avrei dovuto accostare in un lago di sudore a qualche km dal casello… ma al contempo SENTIVO che sotto a questi timori non c’era più nulla. Potevo tentare, c’erano buone possibilità di riuscita. Ci ho provato e alla fine è stato pure un bel viaggio.
Allo stesso modo, un giorno ho sentito che non c’è più motivo di tacere sul “mio” Enneagramma e sulle “mie” geometrie.
Il blocco che avvertivo (interno? energetico? Boh?) non c’è più. E allora anche qui ci provo, con la speranza che anche questo sia un bel viaggio.
Le cose cambiano. A volte siamo noi a cambiarle, ma altre volte accade e basta: frutto del lavoro fatto giorno per giorno, ma anche parte del flusso tanto più vasto di noi che è la vita. Le cose cambiano, spesso al di là della nostra immaginazione e soprattutto del nostro controllo. Me lo ricordo spesso e ne sono confortata, perché trovo vi sia una speranza inesauribile.