“Mutaforma”. Da quando l’ho sentito la prima volta, il termine mi affascina e mi fa paura. Anche solo a dirlo, forse ancor di più a scriverlo e nel tempo ho avuto non poche resistenze anche solo ad avvicinarne il significato. Quando lo sento, mi si annoda un po’ lo stomaco e contemporaneamente mi si allarga il cuore.
Bene, mi diceva il drago. Vuol dire che c’è amore in questo termine.
Usalo! Usalo tutte le volte che puoi, dentro e fuori di te. Mettilo in copertina al tuo libro, nel titolo.
Si fa presto a dire usalo, ma tra il dire e il fare… Io quasi non riuscivo a dirlo ad alta voce, figuriamoci a metterlo in prima pagina. Bene, anzi benissimo, rispondeva il drago. Proprio come il nome dell’amato quando ti innamori. Perfetto!
Certo perfetto, riflettevo io. Così se mi chiedono come si intitola il libro balbetto e mi incasino come una dodicenne davanti al ragazzino che le piace, appunto.
Non credo ne sarei mai venuta fuori. Se non che il drago ha fatto una cosa geniale: ha messo la musica.
Quando un capitolo iniziava a formarsi in me, nasceva spontaneamente anche l’associazione con una canzone. Di solito era una di quelle canzoni che mi hanno accompagnata per anni, che si portano dietro ricordi, atmosfere, profumi. Quelle che alle prime battute ti ci trovi già dentro.
Così tutto il capitolo si riempiva della canzone. Qualcuna poetica, qualcuna romantica, qualcuna ritmata. Si muovevano insieme le parole e la musica, i ricordi del libro e quelli personali. Chissà come, tutto si faceva più facile.
Oggi voglio condividere con voi la playlist sotto a “L’Enneagramma del Mutaforma”.
Magari scopriremo di avere qualche ricordo musicale in comune… Se è così, fatemelo sapere!♥️🎵