Non vi nascondo che all’inizio, quando ho conosciuto questa sequenza, mi son detta: che noia!
Già la ginnastica non mi entusiasma, figuriamoci poi da fare sempre uguale e con regolarità… Ora sarebbe bello scrivere: “nonostante questo, ho praticato con costanza e ne ho scoperto i benefici”, ma chi mi conosce capirebbe subito che non è davvero andata così. Molto semplicemente ho messo da parte la possibilità e non ho praticato un bel nulla.
Con il tempo tuttavia, l’attrattiva della cadenza regolare ha iniziato a farsi più forte. Lasciare che il flusso della giornata di volta in volta mi regalasse o sottraesse il tempo per ascoltarmi mi illudeva di avere flessibilità e di potermi meglio gestire, se non che quasi sempre arrivava la sera e il tempo non c’era mai stato! Possibile, mi dicevo, che non riesca a ricavare 15 minuti nella giornata per inserire un attimo di presenza? Possibile. Possibilissimo anzi. Iniziavo a rendermi conto della necessità di dare un contenitore ai miei momenti di centratura, che altrimenti sarebbero venuti sempre “dopo”. O come spesso accadeva, non sarebbero venuti affatto.
Ho iniziato a praticare la sequenza del risveglio più o meno nel 2017.
La svolgevo appena alzata, ancora in pigiama; mi ricavavo uno spazio tra il letto e l’armadio e via: prima che la frenesia della giornata mi prendesse. Senza troppe domande: un giorno dopo l’altro. Un po’ come lavarsi il viso e vestirsi, era parte della mia routine mattutina. Anche qui, sarebbe semplice dire “nel giro di poco, il miracolo avvenne”, ma di nuovo non è la versione veritiera della storia. Semplicemente un giorno alla volta ho iniziato a sentirmi meglio nelle cose quotidiane. Merito della ginnastica, dei lavori su me stessa, degli accadimenti? Come sempre la vita è complessa e piena di sfumature, ma certo la pratica del risveglio aggiungeva un goccio di benessere costante e continuo al mix.
E poi bum: 2020, Covid! Tutti chiusi in casa.
Una cosa mai accaduta prima, nel bene e nel male, irreale quasi. Con chiarezza mi sono resa conto di quanto la pratica mattutina mi aiutasse a vivere con presenza anche quelle giornate così prticolari. Mi è venuta l’idea: perchè non condividerla anche con altri, ora che in tanti siamo forzatamente liberi nelle nostre mattinate? Così ho iniziato trasmettere in diretta la pratica giornaliera.
Poi il periodo è cambiato, le attività ripartite, le mattinate per molti sono diventate meno libere; tuttavia ho deciso di continuare a condividere la pratica.
Per altruismo e nobiltà d’animo, naturalmente, ma anche per un motivo molto più conveniente e prosaico: dando appuntamento agli altri, fisso un impegno anche con me stessa. Mi conosco bene: è facile che non abbia voglia o che mi dica “domani, dai”, ritornando all’inizio, a quando lasciavo annegare nel flusso della giornata i pochi minuti di centratura quotidiana. Se invece pratichiamo insieme, quanto è più semplice e piacevole rispettare questo spazio ogni giorno!
Nel tempo la pratica del risveglio si è trasformata e adattata, come sempre accade con ogni cosa. Si è arricchiata di rimandi e condivisioni di Geometria Sacra, accenni all’Enneagramma e tutti i tratti caratteristici del mio codice di contatto e esplorazione del Ricordo. Un apporto splendido è arrivato con l’inserimento delle carte della Tradizione, che ogni giorno arricchiscono l’appuntamento con uno spunto di riflessione nuovo che avvicina gli insegnamenti della tradizione del drago trasparente.
E così eccoci: tutte le mattine alle 9:00, dal lunedì al venerdì, accendo la webcam e il microfono e ci dedichiamo insieme qualche minuto di ascolto e allineamento di tutte le nostre parti.
VUOI PARTECIPARE?