Osservare e conoscere l’energia senza metterla in atto è la prima fonte di infelicità, disagio, malattia.
È come se un mago studiasse la metrica e la storia delle formule incantate e poi non le pronunciasse mai per compiere miracoli.
Ogni cosa visibile e pensabile ha un corrispettivo nell’invisibile e nell’impensabile. Anche alla disperazione e alla violenza che sembra essere ovunque, tanto da rendere doloroso guardare un TG o ascoltare il notiziario corrisponde altrettanta speranza?
Ho viaggiato tra i mondi, eppure sono qui adesso, anch’io puntuale, uguale a me, con l’inverno che arriva ancora nello stesso modo di sempre.
Io nella vita sono stata per tanto tempo una che se ne andava. Il topo nella stiva, che quando c’è una falla è il primo a fuggir via.
Qualche tempo fa una cara amica mi ha chiesto di disegnare le geometrie del giorno di nascita di sua figlia. Dal disegno digitale, ha poi fatto realizzare ad un orefice un ciondolo stupendo. Che emozione vedere le geometrie prender corpo… oltre che per la ragazza è stato un dono anche …
Poco alla volta, imparare a conoscere il linguaggio delle geometrie mi ha permesso di comprendere molto, ma molto meglio, le persone.
“Davvero ricordi la vita in cui fosti con il profeta?” “Si.” Volava un falco alto nel cielo. Senza fatica, ci trovammo in un ricordo. Limpido come il suo volo.
Molte persone dicono: “ho iniziato tardi la mia ricerca”, oppure: “ho sprecato molti anni nell’inconsapevolezza”, o anche “mi sono risvegliata tardi”. La mia esperienza però mi racconta altro.
Esistono le geometrie dell’amore?
C’è una formula, una simmetria, che dica
se facciamo bene o sbagliamo ad amare qualcuno?
“La solitudine non esiste”. Lo disse con quel suo tono casuale, quello che spesso sceglieva per insegnarmi le cose.
