Ogni cosa visibile e pensabile ha un corrispettivo nell’invisibile e nell’impensabile.
Sembra un’affermazione semplicissima, quasi scontata… eppure quando sono triste, dove vado ad attingere la felicità uguale e contraria che corrisponde alla mia tristezza? Quando sono stanca, c’è energia uguale e contraria alla mia stanchezza, da qualche parte in me?
La geometria sacra dell’Esagono ci accompagna ad ascoltare la carta della Tradizione che narra del mondo invisibile, della dimensione dell’anima. Iniziamo da qui il nostro ascolto, più che mai fondamentale credo!