La formazione, qualsiasi formazione, consiste solo in minima parte nel condividere nozioni e protocolli. L’essenza dell’apprendere/insegnare sta in massima parte nel saper accendere la facoltà di ricordare in modo autonomo, di saper cercare e conoscere in sé la propria forma di verità, il proprio specifico contatto con la vita.
Se manca questa scintilla, non c’è anima nel sapere, non c’è cuore in nessuna via.
Non ci serve riempire la testa di nozioni né i muri di mille attestati, se ad essi non corrispondono esperienze del corpo e del sentimento, se non poggiano su fondamenta solide, impossibili da perdere, all’interno di noi.
Quando ciò avviene, diventiamo capaci di ascoltare il nostro ricordo autonomo e arricchirne, vivendolo, il mondo.