Nascere due volte
Nascere due volte

Nascere due volte

A volte al risveglio il drago mi dice: e se fosse stato tutto un sogno? 

Se tutto ciò che ti aspetti di trovare scendendo dal letto fosse il residuo dei sogni notturni e ora il mondo fosse differente da come te lo aspetti?

Vi sarà capitato qualche volta di fare sogni così realistici da sentirli con voi anche dopo il risveglio: secondo il drago ci accade la stessa cosa con tutte le energie. Con i pensieri, le emozioni, i desideri, le paure e via dicendo. Mi dice spesso che tanto di quel che troviamo ad attenderci nella giornata è lì anche perché ci aspettiamo di trovarlo. È un po’ come lo chiamassimo, lo rendessimo più reale con le nostre proiezioni.


“Per raggiungere il cielo dovrò nascere due volte, così come fanno gli uccelli”

L’uccello nasce nell’uovo e poi, allo schiudersi del guscio, nasce una seconda volta. Sarà magari una simbologia semplice, ma significa moltissimo. 


Allora come si fa a iniziare più puliti, senza tirarci dietro caos e cose?

Qualche esempio: 

  • Con una buona pratica di risveglio, ad esempio. Quella che faccio io va bene, ma se ne conoscete altre vanno bene anche loro, basta che portino centratura e pulizia.
  • Oppure con un atto di creatività, che trasformi ciò che in noi è depositato e pronto a mostrarsi al mondo (e a noi stessi) in altra forma. Possiamo dipingere, danzare, cucinare, cantare… vale tutto!
  • Cambiando la forma. Con una pratica energetica mirata, ma anche scegliendo di cambiare qualche piccola cosa di noi: un atteggiamento, una decisione, un modo di dire, un dettaglio, un’abitudine.

Tutto considerato, nasciamo ben più di due volte.

Ogni trasformazione, ogni piccola e grande consapevolezza, ogni scelta: sono tanti gusci che si rompono e ci aprono a un mondo nuovo. Più ce ne rendiamo conto, più sacra e potente diventa ogni nostra nascita. Tutta la vita, fino all’ultimo momento, fino al più banale degli attimi, è un continuo risveglio.

Anche oggi, anche adesso. 


La canzone dei Radiodervish la si può ascoltare qui: